Descrizione

L'affido familiare rappresenta uno degli interventi previsti dalla L.R. 1/86 e dalla Legge n. 184/83, come modificata dalla Legge 28/03/2001 n. 149, al fine di dare risposte adeguate alle complesse problematiche dei minori in difficoltà, sia a favore di quelli soggetti a provvedimenti della Magistratura Minorile, sia di quelli che vivono nel proprio ambito familiare situazioni di difficoltà e disagio.
L'affido consiste nell'inserimento temporaneo di un minore in un nucleo familiare diverso da quello di origine.
Non può essere considerato un'alternativa all'adozione, ma un provvedimento temporaneo poiché si prevede il ritorno del minore nella famiglia di origine una volta risolto il problema che ne ha determinato l'allontanamento.
Con l’affidamento il minore viene temporaneamente affidato ad una famiglia, preferibilmente con figli minori, o ad una persona singola in grado di assicurargli il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui egli ha bisogno.
Il servizio tutela minori deve vigilare sull’andamento dell’affidamento, con l’obbligo di tenere costantemente informati il giudice tutelare o il tribunale per i minorenni, a seconda che si tratti di provvedimento emesso ai sensi dei commi 1 o 2 dell’art. 4 della Legge 184/83, come modificata dalla Legge 149/2001. Inoltre il servizio stesso, nell’ambito delle proprie competenze, su disposizione del giudice ovvero in relazione alle necessità del caso, svolge un’opera di sostegno educativo e psicologico, agevola i rapporti con la famiglia di provenienza ed il rientro nella stessa del minore, secondo le modalità più idonee. È possibile effettuare progetti di affidamento familiare anche attraverso associazioni o Enti extra territoriali. Nel caso di affidamento familiare diurno (solo alcuni pomeriggi la settimana, nei fine settimana, ecc.), potrà essere erogato un contributo fino ad un massimo di € 300,00 mensili per ogni minore affidato.
I contributi economici nel caso di affidamento familiare residenziale potranno essere erogati fino ad un massimo di € 400,00 mensili per ogni minore affidato.
Per situazioni che richiedono un particolare impegno da parte del nucleo affidatario (minori diversamente abili o gravemente disadattati o che necessitano di costose cure mediche non mutuabili), il beneficio economico per l’affidamento potrà essere aumentato fino ad € 450,00.
Il contributo del Comune sarà erogato per l’affidamento dei minori la cui famiglia originaria sia residente nel Comune di Concesio o, in caso di decadenza della potestà dei genitori, qualora il tutore nominato dal Giudice Minorile risieda in Concesio, e continuerà comunque ad essere erogato anche nel caso del cambio di residenza del minore o dei tutori.
Ai fini dell'eventuale compartecipazione dei genitori del minore in affidamento familiare, si tiene comunque conto dell'emergenza delle condizioni socio-familiari nonché delle prescrizioni di intervento anche economiche dell'Autorità Giudiziaria, con conseguente specifica valutazione del progetto individuale di intervento.